"Generazioni e segni diversi. 13 aprile-13 maggio 2013"
Personale tenutasi presso Atmosfere Arredamenti di via Andrea Costa 21/b Collegno (TO).
RECENSIONE DI BARBARA AIMAR
Volare è uno dei sogni più comuni e che procurano maggiore gioia. Spesso legato a sentimenti di libertà, riempie il sognatore di gioia e lo mette in contatto con ciò che incredibilmente riesce a “fare”.
L’intenso realismo di Maria Deborah De Lucia fa sì che le emozioni sperimentate in volo, nell’esperienza continua della vita che aiuta e costringe a crescere, si associno all’incredulità per ciò che sta accadendo. Imparare a ‘volare’, procura dubbi ed orgoglio e si trasforma ben presto in voglia di sperimentare. E’ forse per tale ragione che l’artista preleva oggetti così come sono dalla quotidianità e ne fa gli elementi di un’opera d’arte: utilizzarli in maniera insolita, rappresenta un modo per incrinare ilvetro opaco delle abitudini, per vivere l’esperienza quotidiana in maniera rinfrescata.
Elevarsi al di sopra della realtà tout court, sopra il mondo che si conosce; tornare bambini, con gli
entusiasmi e le paure del caso; riuscire a volare senza più trovare ostacoli, indica che l’ anima interiore sta facendo notevoli passi in avanti verso una consapevolezza più accentuata o magari ritrovata dell’ essere uomini.
Tecnicamente poi, nel percorso evolutivo dell’ artista che impara a muoversi non solo nel proprio ‘habitat’ naturale, avviene che la materia acquisisca più valore, occupi maggior spazio, sia protagonista di un presente che, seppur fatto anche di ciò che del passato è rimasto, ha desiderio di occupare la superficie con incisiva, elegante presenza.
Sono i percorsi di un’anima che evolve e rappresenta, unendo le prime sperimentazioni alla tecnica, i progressi di uno spirito che impara davvero a muoversi e volare nella vita, nell’arte…con arte.